Inclusione e disabilità: la comunicazione decodificata dei segni e delle mani

Superare le barriere linguistiche e di comunicazione è uno degli obiettivi del Master in oggetto, per realizzare le cosiddette pari opportunità e migliorare la situazione dei soggetti affetti da questo deficit, che devono essere sempre supportati ed accolti sia dai docenti ed educatori dell’inclusione che da quelli disciplinari.

Il percorso formativo è riservato al personale docente di ruolo e non di ruolo, al personale dell’inclusione di ruolo e non di ruolo e agli educatori.

Nel contesto sociale, spesso, la diversità non è vissuta come elemento di arricchimento, come valore, bensì come elemento di disturbo (integrazione dei diversi e della diversità). La diversità può far paura, perturbare, essere vissuta come pericolosa e perciò generare meccanismi di difesa (isolamenti, pregiudizi, pietismi, ecc.). Il diverso viene, quindi, percepito come un corpo estraneo che l’organismo non riesce ad assimilare: da qui il fenomeno ben conosciuto del rigetto, spesso senza consapevolezza, a livello individuale, ma che tende a divenire collettivo. Acquisire la diversità come valore, anzichè come “radice di problemi”, significa costruire una “cultura della diversità” nella quale a ciascun soggetto è possibile realizzare un modo di essere differenziato, cioè originale. La persona disabile è una persona diversa tra i diversi, che ha il diritto di trovarsi in un ambiente che gli consenta di esperire se stesso secondo modalità e capacità proprie.

Il Master mira a creare un percorso comune tra docente disciplinare, docente di sostegno, pedagogista ed educatore.

  • diploma di laurea quadriennale del previgente ordinamento;
  • laurea magistrale o specialistica

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